google8e85455e5fbe34bd.html

Tag:Ama il tuo nemico

I nostri preferiti – Nelson Mandela

Nelson Mandela

Nelson Rolihlahla Mandela

(Mvezo, 18 luglio 1918– Johannesburg, 5 dicembre 2013) è stato un politico sudafricano, primo presidente a essere eletto dopo la fine dell’apartheid nel suo Paese e premio Nobel per la pace nel 1993 insieme al suo predecessore Frederik Willem de Klerk.

Fu a lungo uno dei leader del movimento anti-apartheid ed ebbe un ruolo determinante nella caduta di tale regime, pur passando in carcere gran parte degli anni dell’attivismo anti-segregazionista. Protagonista insieme al presidente Frederik Willem de Klerk dell’abolizione dell’apartheid all’inizio degli anni Novanta, venne eletto presidente nel 1994, nelle prime elezioni multirazziali del Sudafrica, rimanendo in carica fino al 1999. Il suo partito, l’African National Congress, è rimasto da allora ininterrottamente al governo del paese.

Mandela è il cognome assunto dal nonno. Il nome “Rolihlahla” (letteralmente “colui che provoca guai”) gli fu attribuito alla nascita; “Nelson” gli fu invece assegnato alle scuole elementari.Il nomignolo Madiba è il suo nome all’interno del clan di appartenenza, dell’etnia Xhosa. (Wikipedia)

 

 

 

 

 

 



John Carlin – AMA IL TUO NEMICO

18,50€ – Sperling&Kupfer

Nelson Mandela e la partita di rugby che ha fatto nascere una nazione

Nelson Mandela - Ama il tuo nemicoUscito dal carcere, dopo ben ventisette anni, Nelson Mandela ha ancora di fronte a sé il nemico contro cui ha speso tutta la vita: l’apartheid. Il carismatico leader deve giocare la più difficile delle sfide politiche: unire ciò che la storia ha diviso e fare del suo Paese una vera nazione. Nel 1994 si tengono le prime elezioni a suffragio universale delSudafrica, e Mandela trionfa. Ma se il Sudafrica è fatto, restano da fare i sudafricani. Così il genio politico del prigioniero n° 46664 si inventa la più audace e improbabile delle scommesse: usare il rugby, lo sport dei bianchi, per unire una volta per tutte i sudafricani. Fino a quel giorno gliSpringboks, gli alfieri della palla ovale, sono stati l’orgoglio della minoranza afrikaner e la dannazione della maggioranza nera, che si interessa alla nazionale soltanto per tifare contro. Mandela intuisce ciò che nessun altro è in grado di vedere: «Se non potete parlare alle loro menti, parlate ai loro cuori». Così il Sudafrica ottiene l’organizzazione della Coppa del mondo del 1995, e inizia il miracolo. Gli Springbocks collezionano vittorie, e il Paese intero si innamora. Il 24 giugno i giocatori scendono in campo per disputare la finale contro i temibili All Blacks, la squadra neozelandese considerata la più forte del mondo. Mandela siede in tribuna mentre sessantaduemila tifosi, per la maggior parte bianchi, acclamano il suo nome. E al coro si uniscono davanti alla tivù i milioni di neri delle township. Contro ogni pronostico quel giorno gli Springboks realizzano il punto decisivo e coronano il sogno del loro presidente: quarantadue milioni di sudafricani sono finalmente uniti dalla stessa passione. Un ritratto inedito di «Madiba», forse il più grande uomo politico della storia recente. Un racconto di sport, umanità e politica che è diventato un grande film, Invictus.