14,00€ –  Feltrinelli

Consigliato da Francesca

Siamo nell’estate del 1976 in un paese in provincia di Buenos Aires durante il golpe militare che destituisce Isabelita Peron. La storia ricostruita dagli occhi di una ragazzina di 13 anni che poco comprende del padre comunista che le crea difficoltà e imbarazzo con le amiche adolescenti e di buona famiglia che lei frequenta. Come dice l’autrice, il libro è in parte autobiografico e in parte no.

“…..Il ricordo può essere ingannevole, un misto di dati certi e incerti che si fondono come in un sogno. E che spesso ci rifiutiamo di contraddire e modificare nonostante una foto, un articolo di giornale o i ricordi di altre persone..Perché i ricordi ci appartengono, quindi in essi non c’è verità o menzogna. I ricordi sono nostri complici.”


Claudia Pineiro - Un comunista in mutandeUna ragazzina di tredici anni ricorda l’estate del 1976 a Burzaco, in provincia di Buenos Aires. Fa molto caldo e per il padre, rivenditore di ventilatori, questa è una fortuna. Appartenente alla piccola borghesia argentina, la ragazza gode di una vita serena, come tante sue coetanee: la piscina con le amiche, la nonna col pollaio in fondo al giardino, le vivaci riunioni di quartiere per rivendicare il primo monumento alla bandiera. Ma quell’estate tutto cambia, e quando il golpe militare destituisce Isabelita Perón a favore di un “governo d’emergenza” è l’inizio della dittatura e della paura per il padre così amato. Paura dovuta al fatto che è un comunista dichiarato, seppur del genere romantico, utopico, non del tipo attivo nelle lotte politiche. Ma sono tempi pericolosi, in cui anche solo un sospetto può essere fatale. L’ultimo romanzo di Claudia Piñeiro è un flashback della sua infanzia, un omaggio al padre che fonde fatti e finzione e che diventa un magistrale romanzo sulla giovinezza, il ritratto di un’epoca, di una classe sociale e di un paese.