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Aldo Cazzullo – LA GUERRA DEI NOSTRI NONNI

15,00€ – Einaudi

Aldo Cazzullo - La guerra dei nostri nonni

Aldo Cazzullo – La guerra dei nostri nonni

L

    a Grande Guerra non ha eroi. I protagonisti non sono re, imperatori, generali. Sono fanti contadini: i nostri nonni. Aldo Cazzullo racconta il conflitto ’15-18 sul fronte italiano, alternando storie di uomini e di donne: le storie delle nostre famiglie. Perché la guerra è l’inizio della libertà per le donne, che dimostrano di poter fare le stesse cose degli uomini: lavorare in fabbrica, guidare i tram, laurearsi, insegnare. Le vicende di crocerossine, prostitute, portatrici, spie, inviate di guerra, persino soldatesse in incognito, incrociano quelle di alpini, arditi, prigionieri, poeti in armi, grandi personaggi e altri sconosciuti. Attraverso lettere, diari di guerra, testimonianze anche inedite, La guerra dei nostri nonni conduce nell’abisso del dolore: i mutilati al volto, di cui si è persa la memoria; le decimazioni di innocenti; l’«esercito dei folli», come il soldato che in manicomio proseguiva all’infinito il suo compito di contare i morti in trincea; le donne friulane e venete violentate dagli invasori; l’istituto degli «orfani dei vivi», dove le mamme andavano di nascosto a vedere i «piccoli tedeschi» che erano pur sempre loro figli. Ma sia le testimonianze di una sofferenza che oggi non riusciamo neppure a immaginare, sia le tante storie a lieto fine – come quelle raccolte dall’autore su Facebook – restituiscono la stessa idea di fondo: la Grande Guerra fu la prima sfida dell’Italia unita; e fu vinta. L’Italia poteva essere spazzata via; dimostrò di non essere più «un nome geografico», ma una nazione. Questo non toglie nulla alle gravissime responsabilità – che il libro denuncia con forza – di politici, generali, affaristi, intellettuali, a cominciare da D’Annunzio, che trascinarono il Paese nel grande massacro. Ma può aiutarci a ricordare chi erano i nostri nonni, di quale forza morale furono capaci, e quale patrimonio portiamo dentro di noi.


Daria Bignardi – L’AMORE CHE TI MERITI

15,00€ – Mondadori

Daria Bignardi - L'amore che ti meriti Libreria Rinascita Sesto Fiorentino

C

  • ome può l’amore essere insieme la forza più creatrice e più distruttrice? A chiederselo è Antonia, giallista in attesa del primo figlio, che ha da poco scoperto il segreto nascosto nel passato di sua madre: un fratello amatissimo e poi perso nei meandri dell’eroina. Mentre sente la nuova vita crescerle dentro, Antonia si mette in cerca di quello zio sconosciuto e, in una Ferrara ovattata e impermeabile, si misura con una vertigine che scende di madre in figlia. Ma come si fa a meritarsi l’amore?


Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli – LA PIOGGIA FA SUL SERIO

17,50€ – Mondadori

Francesco Guccini, Loriano Macchiavelli - La pioggia fa sul serio Libreria Rinascita Sesto Fiorentino

A

  • Casedisopra, nel cuore degli Appennini, l’estate è finita eppure in giro si vedono ancora dei forestieri. All’osteria di Benito, dove si ferma per un bicchiere chiunque passi in paese, il cameriere marocchino Amdi spesso serve da bere a due avventori singolari: un geologo impegnato a studiare il territorio e un architetto inglese innamorato del posto, Bill Holmes, che insieme alla bella nipote Betty sta conducendo una ricerca sulle costruzioni religiose – edicole votive, maestà, oratori – di cui è ricca quella parte di Appennino. Nel frattempo, però, ha cominciato a piovere senza tregua, e l’acqua dà non poco filo da torcere all’ispettore della forestale Marco Gherardini, che in paese chiamano “Poiana”. La pioggia divora interi costoni della montagna portando con sé strade, alberi e forse anche uomini, come a punirli per l’incuria sempre maggiore cui abbandonano la loro terra. A parte ciò, in paese tutto sembra tranquillo. Fino a che, proprio il giorno prima di andarsene, il geologo non sparisce misteriosamente. E dopo la sua scomparsa una serie di aggressioni turba la vita di Casedisopra. A indagare ufficialmente sui troppi misteri che si nascondono tra i ruderi della Casa-fortezza del Capitano e l’edicola con l’affresco di una Madonna incinta, tra l’agriturismo gestito da una stravagante signora e il Sasso Nero che racchiude un segreto, è incaricato il giovane maresciallo dei carabinieri Barnaba. Ma molto presto Poiana dovrà intervenire in prima persona, sia pure non ufficialmente. E ad aiutarlo, con la ruvidezza montanara che gli è consueta ma anche con saggezza, sarà chi conosce il territorio e sa leggere i segni con cui la montagna parla all’uomo: il mitico Adùmas. Ma anche i fratelli Seivadghi, Fonso e Doardo, e il paese intero daranno, sia pure involontariamente, il loro contributo… Ancora una volta Guccini e Macchiavelli sanno evocare per noi i sapori e le emozioni più intense delle loro montagne e ci conducono lungo i valichi appenninici, dal Quattrocento a oggi, fino a scoprire una verità sorprendente e più che mai attuale. Un romanzo forte come le radici di un albero secolare, appassionante come un inseguimento nel bosco, coraggioso come chi sa guardare negli occhi la verità.


Ken Follett – LE GAZZE LADRE

5,00€ – Mondadori

Ken Follett - Le gazze ladre Libreria Rinascita Sesto Fiorentino

Reims, maggio 1944. Un gruppo di partigiani tenta l’assalto al castello di Sainte-Cécile, centro nevralgico dei collegamenti tra le forze di occupazione tedesche. L’attacco viene respinto ma il cinico maggiore Dieter Frank si rende conto di trovarsi di fronte avversari pronti a tutto. Tra loro c’è una donna, l’agente dello spionaggio inglese Flick Clairet. Soprannominata “Pantera”, Flick unisce al fisico minuto e sensuale una determinazione e un’audacia fuori dal comune. Di lì a poco metterà a punto una squadra composta di sole donne per portare a termine la missione fallita. Tra Flick e Dieter ha inizio un duello senza esclusione di colpi, fatto di agguati, inseguimenti, sfide sul filo dell’astuzia e dell’esperienza, fino allo scontro ultimo e risolutivo.



Bianca Pitzorno – PARLARE A VANVERA

8,50€ – Mondadori

Bianca Pitzorno - Parlare a vanvera Libreria Rinascita Sesto Fiorentino

Parlare a vanvera”, “scendere a patti”, “fare orecchie da mercante”, “piangere a dirotto” sono modi di dire che usiamo continuamente, quasi senza pensarci. Chi è curioso del perché può sempre consultare il dizionario, ma se alla curiosità si aggiunge una gran voglia di ridere… meglio leggere questi racconti in cui si azzardano le più stravaganti ipotesi sulle origini di dieci celebri “frasi fatte”. Per giocare con le parole e trasformarle in storie.



MARY SIMSES – Un amore al mirtillo

16,00€ –  Mondadori

Consigliato da Stefania

Ellen, avvocato rampante di New York, si ritrova nel Maine per esaudire l’ultimo desiderio dell’amata nonna Ruth: consegnare una lettera al primo amore Chet.La vicenda che si dipana fra incidenti e salvataggi, scoperte più o meno piacevoli, natura selvaggia e campi coltivati, è accattivante e leggera, funziona.Ruth dovrà scegliere fra Hayden, il suo fidanzato e imminente marito, e Roy, il nipote di Chet, dal quale è profondamente attratta, fra la razionalità, la tecnologia e le comodità di New York e la naturalezza, la genuinità e i rapporti veri di Beacon. Libro da leggere in una giornata piovosa, sorseggiando una bevanda fumante e mangiucchiando qualche dolcino sfizioso, oppure in un giorno splendido di sole, al mare o in campagna, in completo e meraviglioso relax.Un romanzo semplice che si rivela caldo,avvolgente, gustoso e consolatorio come un muffin ai mirtilli appena sfornato.


Mary Simses - Un amore al mirtilloQuando Ruth, la sua adorata nonna, le chie­de di realizzare il suo ultimo desiderio prima di morire, Ellen Branford, giovane avvocato in carriera di New York, non esita un solo istante ad accettare e si mette subito in viaggio per esaudirlo: deve recapitare una lettera di Ruth al suo primo amore nella cittadina di Beacon, nel Maine, patria dei campi di mirtilli. Il giorno del suo arrivo, Ellen cade in acqua mentre sta facendo delle foto su un pontile e viene salvata da Roy, un affascinante sconosciuto che lei, presa dall’enfasi del momento, ringrazia baciandolo con passione. Il giorno dopo, la foto del bacio è sulle pagine di tutti i quotidiani del posto ed Ellen diventa una piccola celebrità locale. Lei, che tra l’altro è a un passo dal matrimonio con Hayden, un giovane di ottima famiglia, non sa che pesci pigliare, e tutte le sue certezze e la sua vita preordinata cominciano a vacillare. La gentilezza degli abitanti del luogo, i ritmi piacevoli della provincia e il delizioso cibo le fanno ben presto dimenticare la vita fatta di apparenze che conduceva a New York. Quando Hayden si presenta a Beacon, Ellen non può più mentire a se stessa e deve affrontare l’attrazione sempre più forte che prova per Roy e capire cosa vuole veramente per sé. Hayden o Roy? New York o Beacon? La risposta è tutta in un irresistibile muffin ai mirtilli.



Emma Healey – ELIZABETH È SCOMPARSA

17,00€ –  Mondadori

Consigliato da Francesca

Maud cerca la sua amica Elisabeth scomparsa, come sua sorella Sukey cinquanta anni prima. Andando avanti e indietro nel tempo si intrecceranno storie che ci terranno col fiato sospeso seguendo Maud nella ricerca della cara amica della quale sembra non importare a nessuno. Oltre a questi due grandissimi affetti Maud ha perso un’altra cosa molto preziosa: la memoria. Così riempie la sua casa e le  sue giornate di biglietti che le ricordano che fare, compreso prendere il tè.
Una bella storia, un complesso intreccio narrativo per una giovanissima scrittrice inglese esordiente.


Emma Healey - Elisabeth è scomparsaEmma Healey - Elisabeth è scomparsa“Elizabeth è scomparsa!” è scritto sui fogli che Maud si ritrova nelle tasche, appiccicati al frigo, vicino al telefono, e per di più scritti a mano con la sua grafia. Maud sta diventando un po’ smemorata e la sua presa sulla realtà a volte vacilla. Continua a comprare barattoli su barattoli di pesche sciroppate quando ne ha la dispensa piena, si dimentica di bere le tazze di tè che ha appena preparato, e scrive un sacco di appunti per ricordare a se stessa le cose. Non si dimentica però della sua amica Elizabeth, scomparsa e probabilmente in pericolo. Ma nessuno sembra darle retta, non sua figlia, non le infermiere che vengono a prendersi cura di lei, non i poliziotti, e nemmeno Peter, l’egoista figlio di Elizabeth. Maud è sospettosa, non ha la minima fiducia nelle loro rassicurazioni ed è determinata a scoprire cosa è successo. Ancora non sa che le sue smemorate ricerche stanno per condurla indietro di cinquant’anni, nell’Inghilterra dell’immediato dopoguerra, alla sua infanzia e a un mistero irrisolto che aleggia come un fantasma sulla sua famiglia: la scomparsa dell’adorata sorella maggiore Sukey. E se il mistero della scomparsa di Sukey contenesse la chiave per ritrovare Elizabeth? Emma Healey, con un talento impressionante in un’autrice esordiente, intreccia il potere ambiguo dei nostri ricordi con la forza dei sentimenti, in un puzzle misterioso dove i tasselli vengono mescolati di continuo fino all’ultima pagina. E anche se Maud è sempre sul punto di scordare un dettaglio essenziale e la verità sembra sfuggirle per un soffio, voi, statene certi, non vi dimenticherete di lei.



Mauro Corona – LA VOCE DEGLI UOMINI FREDDI

18,00€ –  Mondadori

Mauro Corona -  La voce degli uomini freddi

C’è un popolo che vive di stenti in una terra ostile.Una terra in cui nevica sempre, anche d’estate, le valanghe incombono dalle giogaie dei monti e le api sono bianche. E gli uomini hanno la carnagione pallida, il carattere chiuso, le parole congelate in bocca. Però è gente capace di riconoscenza, di solidarietà silenziosa, uomini e donne con un istinto operoso che li fa resistere senza lamentarsi, anzi, addirittura lavorare con creativa alacrità, con una fierezza gioiosa, talvolta, pronti a godere dei rari momenti di requie, della bellezza severa del paesaggio, della voce allegra del loro “campo liquido”, il torrente che, scorrendo sul fondo della valle, dà impulso a segherie e mulini. Il torrente è una delle voci di questi uomini freddi solo all’apparenza, ed è l’acqua – neve allo stato liquido, si potrebbe dire, – che, se da un lato mette in moto tutte le attività, dall’altro innesca il dramma che sta sospeso su quelle vite grame eppure, in qualche modo, felici. Corona ci ha abituato alle narrazioni corali, alle epopee umili di gente che avanza compatta con le proprie storie senza storia solo perché nessuno ha voluto abbassare l’orecchio al livello del suolo per ascoltarne la voce flebile eppure emozionante. Vite che, come scriveva Ungaretti dei morti: “Non fanno più rumore del crescere dell’erba, lieta dove non passa l’uomo”. All’armonia di una vita aspra ma equilibrata si contrappone il ritmo disumano delle “città fumanti”, dove ci sono tanti meno disagi ma nessuno di quei valori che nascono dalla comune sofferenza. Il lettore ritroverà, nella voce di questi uomini freddi, temi cari alla contestazione dello sviluppo a tutti i costi, ma senza l’asprezza della rivendicazione e della denuncia. Questo romanzo è soprattutto una fiaba. Sotto la sua trama è facile riconoscere una storia molto amara e molto nota, la tragedia del Vajont, il bruciore di una ferita reale e incurabile che solo spostandosi su un altro piano, quello dell¿invenzione, dell’apologo, della creazione fantastica riesce a ricomporsi, a rendersi dicibile, a diventare superamento, speranza, catarsi.



Yasmina Khadra – L’ATTENTATRICE

9,50€ –  Mondadori

Yasmina Khadra - L'attentatriceIl dottor Amin Jaafari, cittadino israeliano di origine araba, lavora come chirurgo in un ospedale di Tel Aviv. Il giorno in cui un kamikaze si fa esplodere in un ristorante nel centro della città, Amin soccorre freneticamente per lunghe ore i feriti che arrivano al pronto soccorso. Ma questa orribile giornata di morte e distruzione inaspettatamente prende per lui una piega molto personale quando scopre che la terrorista kamikaze è sua moglie Sihem. Sospeso tra disperazione e bisogno di capire, comincia una sua personale e dolorosa investigazione alla ricerca della verità e delle ragioni che possono aver spinto una donna affascinante, intelligente, moderna, a diventare un mostro. Dalla terrificante scena iniziale dell’attentato fino all’epilogo disperato e dolente, L’attentatrice è un libro implacabile, capace di dipingere con lucidità e commozione, senza chiavi di lettura ideologiche preconfezionate, l’universo più misterioso e agghiacciante: l’orrore quotidiano del mondo di oggi.



Silvia Ballestra – AMICHE MIE

16,00€ –  Mondadori

Silvia Ballestra - Amiche mie

Sofia, Carla, Norma e Vera: donne in prima linea sulla frontiera della vita che corre veloce. I figli frequentano le stesse scuole milanesi, così la mattina prima del lavoro le quattro amiche condividono un caffè al bar Golden Palomino – una vera istituzione -, parlano di sé, di quello che succede intorno.
Sofia è un po’ fissata con il cibo, con i pasti che ogni giorno diventano il campo su cui misurare la propria ansia di perfezione e le proprie nevrosi; Carla è angosciata dalla precarietà di un lavoro che non si è mai concretizzato, dal rapporto difficile con il marito (la cui carriera va a gonfie vele) e dal fatto di ritrovarsi intrappolata negli spazi e nei riti domestici; Norma, invece, è reduce da una separazione dolorosa, e si trova a fronteggiare i molti paradossi dell¿essere di nuovo single a quarant’anni e con i figli al seguito; infine Vera, una donna che porta il mondo sulle spalle e non si ferma mai, la breadwinner di una famiglia in cui il marito ha perso il lavoro: sarà proprio lui, rovinato dalle slot, a sparigliare le carte in modo drammatico e inaspettato.
Questo momento di crisi unisce le amiche e le costringe a confrontarsi. Ciascuna di loro darà del dramma di Vera la sua interpretazione, in quel coro femminile di riflessioni autonome e concentriche che, piano piano, conferisce senso alla realtà, anche quella più dura, rendendola pensabile e visibile, come in un caleidoscopio.
Con una lingua vivace eppure sorvegliatissima, con una voce ironica e appassionata, Silvia Ballestra costruisce un¿indagine serrata intorno ai grandi temi della vita contemporanea: la famiglia con le sue complesse dinamiche relazionali, il cibo, il lavoro – che per le donne è una sfida quando c’è e quando, troppe volte, manca -, il lutto, la politica, i figli da crescere, le battaglie, i tradimenti, l’amore che nonostante tutto a volte resiste come i funghi nell’aiuola di Marcovaldo. Ne esce un affresco intenso e lontano da stereotipi e ideologie, al tempo stesso caustico e struggente: Sofia, Carla, Norma e Vera dissezionano spietatamente le nostre ipocrisie ma soprattutto ci restituiscono il calore di tutte coloro che non smettono di voler capire, nutrire, camminare.

8 marzo Libreria Rinascita