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Categoria:Speciali

J.K. ROWLING – HARRY POTTER E LA MALEDIZIONE DELL’EREDE

19,80€ – Salani

J.K. Rowling - Harry Potter e la maledizione dell'erede È

sempre stato difficile essere Harry Potter e non è molto più facile ora che è un impiegato del Ministero della Magia oberato di lavoro, marito e padre di tre figli in età scolare. Mentre Harry Potter fa i conti con un passato che si rifiuta di rimanere tale, il secondogenito Albus deve lottare con il peso dell’eredità famigliare che non ha mai voluto. Il passato e il presente si fondono minacciosamente e padre e figlio apprendono una scomoda verità: talvolta l’oscurità proviene da luoghi inaspettati. Basato su una storia originale di J.K. Rowling, John Tiffany e Jack Thorne. Un nuovo spettacolo diviso in parti uno e due. Il volume conterrà in un’unica edizione entrambe le parti.

 



SIMONA VINCI – LA PRIMA VERITÀ

20,00€ – Einaudi

Simona Vinci - La prima verità U

na giovane donna va in anni recenti alla ricerca del misterioso passato dei reclusi di un enorme lager in un’isola greca dove il regime dei colonnelli confinò insieme folli, poeti e oppositori politici. E sprofonda, come il coniglio di Alice, seguendo tracce semicancellate archivi polverosi e segni magici, in una catena imprevista di orrori e segreti dove la pazzia sempre più si mostra come eterno segno dell’opposizione e della ribellione e il passato rivive in storie miracolose, in una festa del linguaggio e della parola. Nella seconda parte del romanzo la detection su follia, normalità e violenza della giovane donna si allarga al mondo contemporaneo e finisce col diventare inevitabile, sconvolgente autobiografia dell’autrice, dove il nodo del rapporto con la madre e la scoperta del fantasma della propria follia (e di quella materna) si aprono in immagini di rara forza. Unica salvezza è la parola poetica, la passione di dire e raccontare che unisce i mondi nel gesto individuale di chi ha il coraggio di cercare ancora “la prima verità”.

 



Jay Sekulow – ISIS. La sua avanzata

16,00€ –  Mental Fitness publishing

I

SIS: il nuovo volto del terrore. Nessuno avrebbe voluto vedere quelle immagini: decapitazioni, crocifissioni, esecuzioni di massa e un’ondata di violenze contro i cristiani che è stata definita la “peggiore persecuzione religiosa dopo l’Olocausto”. È così che il mondo ha conosciuto l’ISIS, i terroristi più ricchi e micidiali della storia. Grazie al controllo di vaste zone del Medio Oriente e al possesso di armi fra le più potenti del mondo, l’ISIS ha i mezzi e la volontà per realizzare le sue violente minacce. L’ISIS e Hamas scatenano la jihad in Medio Oriente e tolgono la vita ai cittadini americani, ricordandoci che la posta in gioco è più atta che mai. In parole povere, l’America si trova di fronte alla più grave minaccia terroristica dopo l’11 settembre. Jay Sekulow e il team “Law of War” dell’American Center for Law and Justice (ACU) ricostruiscono con chiarezza l’ascesa dell’ISIS, i suoi obiettivi e la strategia illecita usata dai terroristi e avvertono che, senza un intervento, assisteremo a un genocidio di proporzioni storiche. Attraverso testimonianze dirette di storie di coraggio e vittoria, gli autori dimostrano però che c’è ancora speranza, anche di fronte ai continui attacchi. Jay sprona gli Stati Uniti a restare informati, a impegnarsi e a inseguire e distruggere attivamente il nemico. Sottolinea che non è il momento di mostrarsi stanchi di fronte al male. Non è il momento di ritirarsi. Occorre puntare ai terroristi e sconfiggerli. Quello che sta prendendo piede è un male immenso.



Maurizio Molinari – Il califfato del terrore

18,00€ –  Laterza

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ecapitazioni di arabi e occidentali e attentati nel cuore di un’Europa incredula, donne schiavizzate, bambini trasformati in killer, pulizia etnica, fosse comuni e la richiesta di obbedienza assoluta. Da Aleppo a Baghdad lo Stato Islamico guidato dal Califfo Abu Bakr al-Baghdadi ridisegna la geografia del Medio Oriente e incombe minacciosamente su di noi. Ma da dove vengono i jihadisti che vogliono purificare il mondo dagli infedeli? Maurizio Molinari rivela in questo libro la genesi di un’ideologia religiosa totalitaria che evoca le brutalità di Hitler e Stalin, travolge l’Islam e genera violenze orrende. Comprese le stragi come quelle di Parigi, nella redazione del settimanale “Charlie Hebdo” e nel supermercato “Yper Cacher”. Sono terroristi che nascono dall’odio per il prossimo, amano la morte, reclutati e addestrati per fare scempio di chiunque non la pensa come loro: musulmano, cristiano, ebreo o ateo poco importa. “Osama Bin Laden voleva sconvolgere l’America per spingerla a ritirarsi dal Medio Oriente” scrive Molinari, “al–Baghdadi ha trasformato la guerra santa in uno Stato con cui tutti dobbiamo fare i conti”. Uno Stato che si basa su un buon sistema amministrativo perché a differenza di altri gruppi jihadisti, il Califfo sa che per consolidare il consenso l’arma migliore è quella di distribuire pane, acqua ed elettricità, facendo attenzione ad assumere gli ingegneri giusti per gestire dighe e pozzi petroliferi. La ferocia dei tagliagole è solo la punta dell’iceberg di un potere, efficiente e barbarico, che mette a rischio anche la nostra sicurezza.



Franco Cardini – L’ipocrisia dell’Occidente

16,00€ –  Laterza

È

il Califfo dell’Islam o solo un feroce terrorista? Chi è e che cosa si nasconde dietro Abu Bakr al-Baghdadi, il capo dell’IS, definito dal “Time” «l’uomo più pericoloso al mondo»?

«Ma davvero abbiamo la memoria tanto corta? Davvero abbiamo dimenticato che fin dagli anni Settanta sono stati gli statunitensi che in Afghanistan, in funzione antisovietica, si sono serviti dei guerrieri-missionari fondamentalisti provenienti dall’Arabia Saudita e dallo Yemen? Davvero ignoriamo che la malapianta del fondamentalismo l’abbiamo innaffiata e coltivata per anni noi occidentali? Sul serio non sappiamo nulla del fatto che ancor oggi il jihadismo – quello di al-Qaeda e quello, rivale e concorrente, dell’Islamic State (IS)del Califfo al-Baghdadi – è sostenuto, e neppure in modo troppo nascosto, da alcuni emirati della penisola arabica che pur sono tra i nostri più sicuri alleati nonché – e soprattutto – partner finanziari e commerciali?»

Franco Cardini, con gli strumenti di uno storico di razza, racconta le varie fasi dell’attacco musulmano all’Occidente con una personale chiave interpretativa. Dietro lo scontro di civiltà, usato strumentalmente da minoranze sparute, si nascondono interessi precisi. Al servizio di questo mito cooperano più o meno consapevolmente una diplomazia internazionale traballante e voltagabbana e un universo mediatico allarmista e ricercatore di consensi legittimanti.



Fiamma Nirenstein – Il Califfo e l’Ayatollah

18,00€ –  Mondadori

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‘Isis del califfo Al-Baghdadi che minaccia «crociati ed ebrei» è davvero pericoloso per l’Europa? Perché sunniti e sciiti si combattono ferocemente se sono entrambi musulmani? Quanto è affidabile l’Iran dell’ayatollah Khamenei, che vuole a tutti i costi la bomba atomica? E ancora: l’Occidente è consapevole della pericolosa tenaglia in cui si trova, stretto tra il violento fanatismo del Califfo e l’espansionismo dissimulato dell’Ayatollah, e, soprattutto, saprà difendersi?

Questi interrogativi non dovrebbero interessare solo i politici in Europa e negli Stati Uniti, visto che non passa giorno senza che giornali e televisione non annuncino l’ennesimo attentato jihadista o l’ulteriore voltafaccia dell’Iran sul nucleare.

Le immagini delle stragi certamente ci sconvolgono. Quasi sempre, però, noi occidentali percepiamo le esplosioni di violenza dell’Isis o l’aggressiva politica di potenza iraniana come eventi dalle motivazioni oscure e irrazionali. E altrettanto irrazionale ci appare la scelta dei foreign fighters che, irretiti da una propaganda che sfrutta appieno la penetrazione capillare consentita dai social network, lasciano gli agi di una società affluente, ma «vuota e corrotta», per la nera bandiera e l’ideale di «purezza» dello Stato Islamico.

Fiamma Nirenstein, che da anni segue le vicende dell’area mediorientale, offre ne Il Califfo e l’Ayatollah una panoramica chiarificatrice delle forze in gioco, partendo dalla ricostruzione storica dei motivi del conflitto intramusulmano e dalle radici, non solo coraniche ma anche contingenti, della furia antioccidentale e dell’odio antisemita che animano sia l’Isis che l’Iran. Una furia di fronte alla quale l’Occidente, assuefatto a una pace dolorosamente conquistata e che perdura da quasi settant’anni, fatica a reagire in modo adeguato: invoca il multiculturalismo, teme l’accusa di islamofobia e commette un errore dopo l’altro sulla scena internazionale. Il rifiuto ideologico dell’uso della forza e la ricerca di un accordo a tutti i costi in politica estera, oltre che una solida rete di garantismo a protezione dei diritti umani, sacrosanto in condizioni «normali», si traducono infatti in debolezza quando si tratta di fermare infiltrati e fanatici.

Uno scenario fosco, dunque, sullo sfondo del quale si intravede però un barlume. Perché oggi i paesi arabi stanno in gran parte scoprendo di avere un interesse condiviso, in comune tra loro e persino con l’Occidente: lo sradicamento del terrore, sia sciita che sunnita. «Paradossalmente» conclude l’autrice «la storia del Medio Oriente e dei rapporti tra mondo occidentale e Islam non si è mai dimostrata così aperta a una svolta come ora.»