Massimo Pacetti – Racconti impertinenti

13,00€ – EdiLet

Massimo Pacetti - Racconti impertinenti Libreria Rinascita Sesto Fiorentino P

erché sono davvero impertinenti i racconti di Massimo Pacetti, riuniti nel volume pubblicato da EdiLet? Perché scansano con abilità i limiti imposti da definizioni che provano ad arginare generi e tipologie, e dunque se ne infischiano di rispettare suddivisioni in tematiche, ma, al contempo, le uniscono, le mettono in dialogo l’una con l’altra. Curiosi e impetuosi, portano non tanto «il sole nero della Malinconia», come faceva El Desdichadodi Gérard de Nerval, quanto piuttosto i raggi chiari dell’inattualità, o, per essere più precisi, di ciò che viene marchiato come inattuale da chi si adopera – scempio, questo sì, attualissimo e perdurante – a coprire di menzogne la realtà, a insabbiarla, a imbellettarla, sempre a fini predatori. Impertinenti, nel senso di un percorso alternativo o addirittura capovolto, sicuramente ribelle, rispetto alla scia, al binario, alla traiettoria lineare, è l’ordine di apparizione dei racconti, sicché è proprio l’ultimo, Le ronde, a svelare il passo, a indicare la rotta. Di una rotta dell’inattualità si tratta, una rotta profetica, come avviene per molti testi letterari di grande rilevanza, ché qui ad agire è l’intuizione, guardare dentro e in profondità, scorgere prima degli altri, attraversare con lo sguardo. Ad essere attraversata è l’esistenza dell’individuo nella storia, il suo esserne parte, la sua scelta di esserne travolto oppure, con una resistenza consapevole, sbrigativamente tacciata come impertinenza, di cercare, sempre, la verità.Massimo Pacetti

link a recensione originale 

Potrebbe piacerti anche...

  • Non ci sono libri simili a questo