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Tag:einaudi

JOE R. LANSDALE – IO SONO DOT

17,50€ – Einaudi

Potreste pensare che questa non sia una storia vera, perché una parte di essa contiene cose a cui è difficile credere, ma vi assicuro che non c’è niente di inventato, dall’inizio alla fine. Vi dirò la pura verità, dal principio alla fine. Vi dirò che i miei amici mi chiamano Dot, e che preferisco che i miei nemici non mi chiamino affatto. Si tratta di una grande avventura? Be’, nessuno andrà sulla luna o scalerà una montagna altissima. Ma per me è un’avventura. È la mia vita quotidiana

Joe R. Lansdale - Io sono Dot Libreria Rinascita Sesto Fiorentino N

iente è stato facile per Dorothy «Dot» Sherman. Ma se mai c’è stata una ragazzina capace di prendere la vita e rivoltarla, be’, è lei. A diciassette anni, quando hai un padre uscito a comprare le sigarette e mai tornato, una madre buona a nulla, un fratellino re delle caccole e una sorella regolarmente gonfiata di botte dal marito, non sono molte le persone su cui puoi contare. Così Dot fa la cameriera sui pattini e si difende come può, anche menando le mani. Finché, un giorno, un tizio di nome Elbert, che dichiara di essere uno zio, si installa nella roulotte di famiglia. Per quel che ne sa Dot, Elbert potrebbe essere un serial killer – del resto qualche piccolo trascorso criminale ce l’ha – ma alla fine l’uomo si rivelerà il più sensato della famiglia. E, dopo anni di frustrazioni e delusioni, forse anche per Dot la ruota potrebbe girare.



DONATELLA DI PIETRANTONIO – L’ARMINUTA

17,50€ – Einaudi

Ero l’Arminuta, la ritornata. Parlavo un’altra lingua e non sapevo piú a chi appartenere. La parola mamma si era annidata nella mia gola come un rospo. Oggi davvero ignoro che luogo sia una madre. Mi manca come può mancare la salute, un riparo, una certezza

Donatella di Pietrantonio - L'arminuta Libreria Rinascita E

Ci sono romanzi che toccano corde cosí profonde, originarie, che sembrano chiamarci per nome. È quello che accade con L’Arminuta fin dalla prima pagina, quando la protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell’altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia cosí questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all’altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche piú care, l’affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l’Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova e diversissima vita. La casa è piccola, buia, ci sono fratelli dappertutto e poco cibo sul tavolo.



SIMONA VINCI – LA PRIMA VERITÀ

20,00€ – Einaudi

Simona Vinci - La prima verità U

na giovane donna va in anni recenti alla ricerca del misterioso passato dei reclusi di un enorme lager in un’isola greca dove il regime dei colonnelli confinò insieme folli, poeti e oppositori politici. E sprofonda, come il coniglio di Alice, seguendo tracce semicancellate archivi polverosi e segni magici, in una catena imprevista di orrori e segreti dove la pazzia sempre più si mostra come eterno segno dell’opposizione e della ribellione e il passato rivive in storie miracolose, in una festa del linguaggio e della parola. Nella seconda parte del romanzo la detection su follia, normalità e violenza della giovane donna si allarga al mondo contemporaneo e finisce col diventare inevitabile, sconvolgente autobiografia dell’autrice, dove il nodo del rapporto con la madre e la scoperta del fantasma della propria follia (e di quella materna) si aprono in immagini di rara forza. Unica salvezza è la parola poetica, la passione di dire e raccontare che unisce i mondi nel gesto individuale di chi ha il coraggio di cercare ancora “la prima verità”.

 



Luciano Ligabue – Scusate il disordine

17,00€ – Einaudi

Luciano Ligabue - Scusate il disordine T

asso è un uomo con un piolo conficcato in testa, un po’ lento (direbbe sua madre), ma molto sensibile alle attenzioni della signora Pilar. Anchise è disposto a pagare di tasca propria per poter continuare a suonare ogni sabato con la sua band, e scambiare quello sguardo di profondissima intesa con Diana, la bassista, prima che lei torni dal marito. E poi c’è una Polaroid che a un certo punto comincia a catturare non solo le immagini ma anche i pensieri, e una sala d’attesa in cui perdere la cognizione del tempo mentre aspetti invano che l’Assegnatore chiami il tuo numero. Insomma, questi racconti – cosi diversi fra loro e cosi inseparabili, quasi una classe scolastica eterogenea ma affiatata – sono un tripudio di fantasia e vividezza. E soprattutto irrompono sulla scena due elementi nuovissimi nella scrittura di Ligabue: la cornice surreale e la musica. La musica in tutte le sue declinazioni. La musica che, come il sesso e l’amore, sfugge fortunatamente a ogni tentativo di imbrigliarla. Perché solo nell’abbandono, nell’accettazione del mistero, nello stupore che ci afferra ogni volta come fosse la prima, possiamo sperimentare la loro – e la nostra – quotidiana spettacolare magia.


Audur Ava Ólafsdóttir – Il rosso vivo del rabarbaro

16,00€ – Einaudi

Audur Ava Ólafsdóttir - Il rosso vivo del rabarbaro C’

è un piccolo villaggio sul mare dove la vita trascorre bislacca e tranquilla. Mentre gli uomini sono fuori a pescare, le donne si dedicano alla cucina, cantano nel coro della chiesa, recitano nella compagnia teatrale amatoriale, vanno a lezione di cucito e si scambiano barattoli di marmellata di rabarbaro. Lí il rabarbaro è dappertutto: la flessibilità del suo gambo disegna il profilo degli isolani e il rosso vivo ne colora le vite e le passioni. Nella parte alta del villaggio, in una casa rosa salmone, abitano Nína e Ágústína. Nína è una donna pratica e saggia che ha allevato Ágústína senza essere sua madre. La vera madre è un’ornitologa sempre in giro per il mondo occupata dalle sue ricerche sugli uccelli. Madre e figlia si scrivono lettere. Ágústína non ha mai conosciuto suo padre, esperto di balene, ma periodicamente gli invia messaggi in bottiglia o telepatici. Nel seminterrato della casa c’è poi l’officina di Vermundur, uno dei rari uomini del villaggio a non uscire per mare. Vermundur è uno che aggiusta tutto, che introduce nel villaggio i primi tostapane e i primi televisori provenienti dall’estero e che produce paralumi. Ma nel villaggio c’è soprattutto Ágústína, un’adolescente speciale: a causa di una malattia alle gambe cammina con le stampelle. Anche la visione del mondo della ragazza è particolare: in un certo senso Ágústína non riesce a vedere e percepire le cose del mondo con normale distacco. La fanciulla è una sorta di «creatura della natura». Concepita tra i campi di rabarbaro, è lí che trascorre molto del suo tempo. O tra il rabarbaro, o sulla spiaggia, quando la bassa marea lo permette. Ágústína vive una vita intellettualmente indipendente, portando avanti le sue convinzioni. È anche una specie di genio matematico, un genio sregolato che non segue i normali metodi di studio e di analisi, per cui capita che di tanto in tanto metta in difficoltà il suo insegnante con quesiti che sono veri e propri arcani. E soprattutto Ágústína ha un sogno da realizzare, o meglio un obiettivo da raggiungere. Scalare, con le sue «gambe matte», La Montagna dietro casa, ottocentoquarantaquattro metri di terra protesa verso il cielo. Per farlo avrà certamente bisogno di buone scarpe ma Nína le regalerà un paio di scarponcini da trekking per il suo compleanno… E, chissà, una volta giunta in cima, insieme al vento della vetta, potrà accarezzarla anche l’idea di crescere.


Matteo Bussola – Notti in bianco, baci a colazione

17,00€ – Einaudi

Matteo Bussola - Notti in bianco, baci a colazione I

l respiro di tua figlia che ti dorme addosso sbavandoti la felpa. Le notti passate a lavorare e quelle a vegliare le bambine. Le domande difficili che ti costringono a cercare le parole. Le trecce venute male, le scarpe da allacciare, il solletico, i “lecconi”, i baci a tutte le ore. Sono questi gli istanti di irripetibile normalità che Matteo Bussola cattura con felicità ed esattezza. Perché a volte, proprio guardando ciò che sembra scontato, troviamo inaspettatamente il senso di ogni cosa. Padre di tre figlie piccole, Matteo sa restituirne lo sguardo stupito, lo stesso con cui, da quando sono nate, anche lui prova a osservare il mondo. Dialoghi strampalati, buffe scene domestiche, riflessioni sottovoce che dopo la lettura continuano a risuonare in testa. Nell'”abitudine di restare” si scopre una libertà inattesa, nei gesti della vita di ogni giorno si scopre quanto poetica possa essere la paternità.

 



Concita De Gregorio – Cosa pensano le ragazze

16,00€ – Einaudi

Concita De Gregorio - Cosa pensano le ragazze H

o parlato per due anni con mille donne, da sei a novantasei anni. Soprattutto adolescenti, giovani donne. Ho posto a tutte le stesse domande: cosa sia importante nella vita, come ottenerlo, come fare quando quel che si aspetta non arriva. Nelle risposte il tema centrale è sempre l’amore. L’amore e il sesso, l’amore e il desiderio, il tradimento, la famiglia, l’impegno, il corpo, l’amore e i soldi. Una sinfonia di voci raccolte davvero, ascoltate davvero: occhi visti con gli occhi, risate e lacrime, confessioni e segreti. Un’orchestra di strumenti diversi, una sola musica. Da questo coro di parole sono nate le mie storie: prendono occasione dalla realtà ma si aprono alla libertà di immaginare, da un frammento di verità, vite e mondi”.


Maurizio De Giovanni – Serenata senza nome

19,00€ – Einaudi

Maurizio De Giovanni - Serenata senza nome S

ono passati più di quindici anni da quando Vinnie Sannino è emigrato in America, imbarcandosi di nascosto su una nave. Là ha avuto successo, è diventato campione mondiale di pugilato nella categoria dei mediomassimi. Ma il suo ultimo avversario, un pugile di colore, è morto, e lui non se l’è più sentita di continuare. Adesso è tornato per inseguire l’amore mai dimenticato, Cettina, la ragazza che alla sua partenza aveva pianto disperata. La vita, però, è andata avanti anche per lei, che ora è donna e moglie. Vedova, anzi: perché il marito, un ricco commerciante, viene trovato morto. Qualcuno lo ha assassinato finendolo con un pugno alla tempia, simile a quello che, in una sera maledetta, Vinnie ha vibrato sul ring dall’altra parte del mondo. Per Ricciardi e Maione, e per i loro cuori, sarà davvero una brutta settimana di pioggia.


Giacomo Mazzariol – Mio fratello rincorre i dinosauri

16,50€ – Einaudi

Giacomo Mazzariol - Mio fratello rincorre i dinosauri H

ai cinque anni, due sorelle e desidereresti tanto un fratellino per fare con lui giochi da maschio. Una sera i tuoi genitori ti annunciano che lo avrai, questo fratello, e che sarà speciale. Tu sei felicissimo: speciale, per te, vuol dire “supereroe”. Gli scegli pure il nome: Giovanni. Poi lui nasce, e a poco a poco capisci che sì, è diverso dagli altri, ma i superpoteri non li ha. Alla fine scopri la parola Down, e il tuo entusiasmo si trasforma in rifiuto, addirittura in vergogna. Dovrai attraversare l’adolescenza per accorgerti che la tua idea iniziale non era così sbagliata. Lasciarti travolgere dalla vitalità di Giovanni per concludere che forse, un supereroe, lui lo è davvero. E che in ogni caso è il tuo migliore amico. Con “Mio fratello rincorre i dinosauri” Giacomo Mazzariol ha scritto un romanzo di formazione in cui non ha avuto bisogno di inventare nulla. Un libro che stupisce, commuove, diverte e fa riflettere.


Luca D’Andrea – La sostanza del male

18,50€ – Einaudi

Luca D'andrea - La sostanza del male J

eremiah Salinger è un giovane autore televisivo newyorkese che, insieme alla moglie Annelise, si è trasferito per un periodo a Siebenhoch, il piccolo centro del Sud Tirolo dove lei è cresciuta. Con loro c’è la precoce figlia Clara, di cinque anni. Affascinato dalla montagne e dalla gente che vi abita, Salinger comincia a realizzare un factual sul soccorso alpino, ma nel corso delle riprese viene coinvolto in un pauroso incidente. Mentre cerca in ogni modo di dimenticare la sua esperienza traumatica, viene a sapere per caso di un fatto sanguinoso risalente a molti anni prima: il massacro di tre giovani avvenuto durante un’escursione nella gola del Bletterbach. Il delitto non ha un colpevole, e in paese nessuno vuole parlarne: forse perché il solo pensarci potrebbe risuscitarne l’orrore, o forse perché sono in tanti ad avere qualcosa da nascondere. Nonostante l’ostilità crescente che lo circonda, e l’opposizione di Annelise, Salinger si mette a scavare nel passato, penetrando sempre più a fondo nella vicenda. Fino a scoprire l’imprevedibile, terrificante verità.