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Tag:einaudi

Giorgio Falco – LA GEMELLA H

18,50€ – Einaudi

Succede nelle dittature e nelle democrazie, la quotidianità prende il sopravvento come una forma ottusa di rimozione, di difesa, e suggerisce la vita.

 

Giorgio Falco -  La gemella H Libreria

La voce de La gemella H non è solo quella di Hilde: è un crepaccio che inghiotte le parole di tutti. La storia comincia nel 1933, a Bockburg, cittadina bavarese, dove nascono le gemelle Hinner, Hilde e Helga. Il padre Hans dirige il giornale locale, e spinto dall’ambizione vive sino in fondo gli anni del Terzo Reich, qui narrati da una prospettiva del tutto inedita: la merce. I debiti per la casa, la rincorsa all’automobile lussuosa, l’appropriazione della villetta del vicino ebreo, che dà inizio a una seria di speculazioni immobiliari, prima in Germania poi in Italia. Dal bagnino della piscina di Merano alle commesse della Rinascente nel dopoguerra milanese, fino alle sonnolenti stagioni balneari della Riviera romagnola, il racconto di «due mondi che si uniscono per sempre».

La storia di tre generazioni della famiglia Hinner, che dalla Germania di Hitler arriva all’Italia dei giorni nostri. A parlare è Hilde, testimone della sua stessa esistenza, ribelle inerte nel mondo progettato dal padre, dai padri. La sua voce, ora laconica ora straripante, narra ottant’anni di vicende private intimamente intrecciate al Novecento, «all’alba dei grandi magazzini», al turismo di massa, all’ossessione del corpo. Fino a innescare un cortocircuito che fa esplodere il nostro presente, denudandolo come mai prima era stato fatto. Se I Buddenbrook ripercorreva la decadenza di una famiglia tedesca dell’Ottocento, La gemella H non può che registrare il giornaliero «assecondare il flusso di eventi travestiti da soldi» di una famiglia ossessionata dai beni e compromessa con il Male. Decisa a dimenticare, pur di salvarsi.



Michele Mari – RODERICK DUDDLE

22,00€ – Einaudi

Se avesse potuto gettare uno sguardo anche un solo istante nella mente di quell’uomo, Roderick si sarebbe messo a correre via senza fermarsi mai… Ma tu non scapperai, mio lettore, perché sei avido di sapere, perché ti ho scelto fra tanti, e perché, appunto, sei mio

 

Michele Mari - RODERICK DUDDLE

Figlio di una prostituta, Roderick cresce tra furfanti e ubriaconi all’Oca Rossa, fumosa locanda con annesso bordello. Quando la madre muore, il proprietario pensa bene di cacciarlo: quello che entrambi ignorano è che nel destino di Roderick è nascosta un’immensa fortuna, e quel medaglione che porta al collo ne è la prova. Il ragazzino si ritrova alle calcagna una folla di balordi, mentecatti, loschi uomini di legge e amministratori, assassini, suore non proprio convenzionali – ognuno deciso a impadronirsi in un modo o nell’altro di una parte del bottino. E cosí Roderick fugge, per terra e per mare, in un crescendo di imprevisti, omicidi, equivoci e false piste. Roderick Duddle è insieme summa e reinvenzione del percorso letterario di Michele Mari: guardando a Dickens e Stevenson, mai cosí amati, disegna un’impareggiabile parabola sulla cupidigia e sulla stupidità dell’uomo, ma anche sulla sua capacità di stupirsi di fronte al meraviglioso. Un appassionante e insieme raffinatissimo gioco letterario, che ha la forza e l’intelligenza di proporsi alla lettura semplicemente come romanzo d’appendice contemporaneo. «Mio paziente lettore, che mi hai seguito passo passo fin qui: immagino che sarai stanco, e desideroso di sapere come questa storia va a finire. Cercherò di accontentarti, anche se nessuna storia propriamente finisce mai».



Jo Nesbø – IL PIPISTRELLO

19,00€ –  Einaudi

Jo Nesbø - Il pipistrelloUna ragazza norvegese di poco piú di vent’anni è stata uccisa a Sydney. L’ispettore Harry Hole della squadra Anticrimine di Oslo viene mandato in Australia per collaborare con la polizia locale e in particolare con Andrew Kensington, un investigatore di origini aborigene tanto acuto quanto misterioso. L’inchiesta si rivela subito complessa: l’omicidio della ragazza non è un caso isolato ma, probabilmente, l’ultimo anello di una lunga catena, e lo scenario in cui l’assassino agisce si allarga fino a comprendere fosche storie di droga e sesso. Un quadro a tinte cosí forti che Harry quasi vede proiettarsi sulle indagini l’ombra minacciosa di alcune figure della mitologia aborigena. In particolare quella di Narahdarn, il pipistrello che reca la morte nel mondo.



Jean Philippe Blondel – 6.41

15,00€ –  Einaudi

«Avrei potuto prendere quello delle 7.50 o anche quello delle 8.53. È lunedí. Al lavoro non succede niente, il lunedí. È solo che non ne potevo piú. Che razza di idea, fermarsi anche la domenica sera. Chissà che mi ha preso. Come se due giorni non fosse stato piú che sufficiente».

Consigliato da Francesca

6.41 è l’orario del treno per Parigi che Cecile prende dopo aver trascorso il week end a casa degli anziani genitori. Un treno che non prende mai, un caso. Il caso. Quello che talvolta determina e cambia la vita delle persone. Quel treno, infatti, lo prende anche Philippe. I due tanti anni prima si sono conosciuti, amati e lasciati. Si riconoscon o, ma durante tutto il tragitto un imbarazzato silenzio accompagna i loro ricordi. Sembra che tutto si risolva con l’arrivo alla stazione, ma così non è.

Un libro “brevemaintenso” in cui molti potranno rivivere la propria storia.


Jean Philippe Blondel - 6.41L’incontro casuale, sul treno per Parigi delle 6.41, tra un uomo e una donna che molti anni prima si sono amati e odiati. L’imbarazzo e gli sguardi distolti. Poi il silenzio freddo del viaggio. Ci sarà spazio, prima dell’arrivo, per un cenno di riconoscimento, di scuse o magari per un caffè? Dopo un week-end trascorso per dovere a casa dei genitori, Cecile sta rientrando a casa. È mattina prestissimo, e lei prova un senso di leggerezza. Ma quando il treno sta per partire qualcuno le si siede accanto. Qualcuno con un’aria familiare. È invecchiato, eppure non ci sono dubbi che sia Philippe, con cui Cecile aveva avuto una storia ai tempi dell’università. Una storia durata poco e finita malissimo alla quale, però, entrambi non hanno mai smesso di pensare.



Romain Puértolas – L’INCREDIBILE VIAGGIO DEL FACHIRO CHE RESTò CHIUSO IN UN ARMADIO IKEA

16,00€ –  Einaudi

Consigliato da Stefania

Romain Puértolas - L'incredibile-viaggio del fachiro che resto chiuso in un armadio ikea Libreria Rinascita Sesto Fiorentino

Ajatashatru Lavash Patel, di professione fachiro, conosce solo piccoli trucchi da illusionista. Arriva dall’India a Parigi per comprare all’Ikea un letto con i chiodi in offerta a 99,99 euro con in tasca una sola moneta da 100 euro e perfino palesemente falsa. Si rivela essere un furbissimo truffatore che frega un tassista, si innamora, ricambiato in due minuti dalla francese Marie, diventa amico di clandestini sudanesi e dell’attrice più’ bella del mondo, scrive un bestsellers e raggira un comandante libanese. Incontri surreali, inseguimenti, fughe e inimmaginabili peripezie che lo porteranno in giro per l’Europa e il Nord America, conditi con ironia ecco la ricetta per il successo.

Romain Puértolas, trentasette anni, di professione poliziotto di frontiera, sul suo sito ufficiale si definisce “il ragazzo che scriveva sopra le maniche delle sue camicie”e, se leggerete il libro, capirete perché. Sogna di diventare scrittore e nonostante gli innumerevoli rifiuti non smette di sperare fino a questo lavoro: scritto in due settimane digitando sul telefonino durante i viaggi in treno per andare a lavorare. Stampato in 2.222 copie da un piccolo editore parigino, “La Dilettante” diviene in poco tempo un caso editoriale. Vende 180.000 copie e viene tradotto in 36 paesi.

 

 


Ajatashatru era famoso in tutto il Rajasthan perché ingoiava spade retrattili, mangiava schegge di vetro fatte di zucchero dietetico, si piantava nelle braccia aghi truccati, e per una sfilza di altri numeri di cui era il solo, a parte i suoi cugini, a conoscere il segreto e che, per ammaliare le folle, amava definire «poteri magici». Perciò, al momento di pagare la corsa, che ammontava a 98,45 euro, il nostro fachiro porse al tassista l’unica banconota di cui disponeva per l’intero soggiorno, un finto biglietto da cento euro stampato da una parte sola, indicandogli con un gesto disinvolto che poteva tenersi il resto. Proprio mentre lui lo infilava nel portafoglio, Ajatashatru lo distrasse additando le enormi lettere gialle I-K-E-A che campeggiavano fieramente sull’edificio blu. Il gitano alzò gli occhi al cielo quanto bastava perché il cliente potesse tirare con destrezza l’elastico invisibile col quale si era legato al mignolo la banconota. In una frazione di secondo i cento euro tornarono in mano al loro proprietario.



Philip Meyer – IL FIGLIO

20,00€ –  Einaudi

Mi hanno profetizzato che sarei vissuto fino a cent’anni e siccome li ho compiuti non vedo perchédovrei dubitarne. Non morirò da cristiano, ma il mio scalpo è intatto e se esiste un terreno di caccia eterno, lì sono diretto. Oppure allo Stige. Al momento credo che la mia vita sia stata fin troppo breve: quanto bene potrei fare se mi fosse concesso un altro anno in piedi. Invece sono inchiodato a questo letto, a farmela addosso come un poppante.

Philip Meyer - Il figlioLa storia appassionante e avventurosa di una famiglia texana, i McCullough, attraverso le voci di tre narratori indimenticabili: il capostipite Eli, ora centenario e noto a tutti come «Il colonnello», suo figlio Peter, chiamato «la grande delusione» per la sua incapacità di incarnare la visione paterna, e la pronipote di Eli, Jeanne Anne, che, da ultima erede dell’impero familiare, deve affrontare la partita finale con il destino.



Jules Verne – IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI

8,90€ – BUR Ragazzi

Un buon inglese non scherza mai, quando si tratta di una cosa seria come una scommessa.

Jules Verne - Il giro del mondo in 80 giorniNell’anno 1872 la casa numero sette di Saville Row, Bullington Gardens (la casa in cui morì Sheridan nel 1816), era abitata da Phileas Fogg, Esq., che sebbene sembrasse aver giurato di non far nulla che potesse dar nell’occhio, era uno dei più eccentrici e più noti soci del Reform Club di Londra.”

C’è stata un’epoca in cui si viaggiava solo in carrozza, nave o treno. Fate volare fin lì la fantasia ed eccovi sulle tracce di Phileas Fogg, il gentiluomo che girò il mondo in ottanta giorni, vinse una scommessa e trovò l’amore. Una rocambolesca avventura intorno al pianeta in cui l’avventuroso gentiluomo e il suo fido aiutante, Passepartout, combatteranno il tempo e lo spazio.



Valeria Parrella – TEMPO DI IMPARARE

17,00€ – Einaudi

Valeria Parrella - Tempo di imparareFare il nodo ai lacci delle scarpe, colorare dentro i contorni, lavare bene i denti (anche quelli in fondo), salire scale sempre nuove senza stringere per forza il corrimano. E poi: avere lo sguardo lungo, separare l’ansia dal pericolo vero, vincere, perdere, aspettare, agire, confidarsi, farsi valere, rassegnarsi. A dover imparare tutto ciò, in questo romanzo colmo d’energia e dal potere medicamentoso, sono una donna e il suo bambino. Lei ha l’esperienza, mentre lui per capire mira all’essenziale; lei ha occhi pronti a cogliere ogni spigolo, mentre lui da dietro gli occhiali le insegna a leggere il mondo a due dimensioni. Davanti a loro si stagliano tutti gli ostacoli possibili, e per fronteggiarli hanno a disposizione molta paura e altrettante armi. La paura è quella di non farcela, e le armi a ben guardare sono le stesse della letteratura: nominare le cose, percorrerle, trasfigurarle, lasciarle andare. Tenendosi per mano – ma chi reggendo chi è difficile dirlo – si muovono tra fisioterapisti e burocrati, insegnanti e compagni di classe, barcollando o danzando, ma sempre stringendo nel pugno una parola difficile che comincia per «H», e che sembra impossibile far germogliare. Perché se hai tatuato addosso il numero 104 – quello della legge sulla disabilità – e vivi in un mondo «che non ha proprio la forma della promessa», mettere un passo dopo l’altro diventa ogni giorno piú difficile. Ma c’è chi prima di loro e insieme a loro ha solcato lo stesso mare impetuoso, facendosi le stesse domande: «Stiamo tornando indietro o andando avanti? Quando si è in navigazione da tanti anni si perde la rotta». Tempo di imparare è un libro scritto in prima persona, in cui «io» e «tu» diventano un’unica cosa: «irriducibili l’uno all’altro, eppure intercambiabili». La voce di Valeria Parrella – intima, abissale – dice il momento in cui la relazione tra ogni genitore e ogni figlio si strappa, il binomio si scompone, e ci si guarda da lontano: per intero.



Maurizio De Giovanni – BUIO

18,00€ – Einaudi

Buio, qui dentro. Il buio è sempre pieno di rumori. Il buio non sta mai zitto.
Erano i peggiori poliziotti della città. Sono stati riuniti in una squadra con la certezza che avrebbero fallito, e loro hanno sorpreso tutti. Li chiamano i Bastardi di Pizzofalcone.

Maurizio De Giovanni - BuioNel tepore ingannevole di un maggio malato, il raccogliticcio gruppo di investigatori comandato da Gigi Palma si trova a fronteggiare un crimine terribile: un bambino di dieci anni, nipote di un ricco imprenditore, è stato rapito. Le indagini procedono a tentoni, mentre il buio si impadronisce lentamente dei cuori e delle anime e la morsa di una crisi di cui nessuno intravede l’uscita stravolge le vite di tanti, spegnendo i sentimenti piú profondi. Anche un banale furto in un appartamento può nascondere le peggiori sorprese. I Bastardi dovranno essere piú uniti che mai, per trovare insieme la forza di sporgersi su un abisso di menzogne e rancori dove non balena alcuna luce. Intanto, nel commissariato piú chiacchierato della città, i rapporti di lavoro e quelli personali si complicano, e il vecchio Pisanelli prosegue la sua battaglia solitaria contro un serial killer alla cui esistenza nessuno vuole credere.


Papa Francesco, Eugenio Scalfari – DIALOGO TRA CREDENTI E NON CREDENTI

8,90€ – Einaudi

Papa Francesco, Eugenio Scalfari - Dialogo tra credenti e non credenti

Il dialogo su fede e laicità tra Papa Bergoglio ed Eugenio Scalfari che qui raccogliamo è un documento che non ha precedenti, perché è la prima volta che un Papa scrive a un giornale. I due articoli preparatori di Scalfari con le sue domande, la risposta del Papa, la replica e una scelta degli interventi, da parte di teologi, intellettuali, filosofi, che sono seguiti su «Repubblica» costituiscono una straordinaria occasione di confronto. Ma più di questo conta la testimonianza che il Papa (stimolato dai temi di Scalfari) offre della sua fiducia negli uomini, nel valore della loro coscienza, nel riconoscimento dell’orizzonte umano, anche quando non è illuminato dalla fede. Ezio Mauro