Vamba – IL GIORNALINO DI GIAN BURRASCA

14,50€ – Einaudi

Ecco fatto. Ho voluto ricopiare qui in questo mio giornalino il foglietto del calendario d’oggi, che segna l’entrata delle truppe italiane in Roma e che è anche il giorno che son nato io, come ci ho scritto sotto, perché gli amici che vengono in casa si ricordino di farmi il regalo.

Ecco intanto la nota dei regali avuti finora:

l.° Una bella pistola da tirare al bersaglio che mi ha dato il babbo;

2.° Un vestito a quadrettini che mi ha dato mia sorella Ada, ma di questo non me ne importa nulla, perché non è un balocco;

3.° Una stupenda canna da pescare con la lenza e tutto l’occorrente e che si smonta e diventa un bastone che mi ha dato mia sorella Virginia, e questo è il regalo che mi ci voleva, perché io vado matto per la pesca;

4.° Un astuccio con tutto l’occorrente per scrivere, e con un magnifico lapis rosso e blu, regalatomi da mia sorella Luisa;

5.° Questo giornalino che mi ha regalato la mamma e che è il migliore di tutti.

Vamba - Il giornalino di Gian BurrascaOgni giorno Giannino Stoppani, detto Gian Burrasca, annota in un diario gli avvenimenti della sua vita e della vita della sua famiglia. Naturalmente, poiché è stato educato a non mentire mai, dice sempre la verità, anche quella che non dovrebbe o potrebbe dire, o che le sorelle e i loro fidanzati, poi mariti, non vorrebbero si sapesse. E, certo, combina un sacco di guai per merito dei quali viene chiuso nel collegio Pierpaoli dove non solo non si educa, bensì diviene l’anima di una ribellione contro la falsa e tirannica disciplina che vi è imposta da una ridicola ma prepotente coppia di proprietari-direttori. Il diario diviene così la protesta e la rivolta di un ragazzo contro il mondo conformista e soffocante dei ”grandi”. Non per nulla Vamba dedicò il Giornalino ”ai ragazzi d’Italia perché lo facciano leggere ai loro genitori”. Diffusa in ogni pagina del diario c’è una scintillante comicità tutta toscana.

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