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Categoria:I nostri preferiti

Lella Costa – Che bello essere noi

14,00€ –  Piemme

Consigliato da Francesca

Io sono fortunata, la mia generazione ce l’ha avuta la prima persona plurale. Noi giovani, noi rivoluzionari, noi marxisti, noi che niente sarà più come prima… E per certi versi abbiamo perfino avuto ragione (per altri decisamente no)… Poi c ‘è stato , e per fortuna c è ancora, anche il “noi” cosiddetto femminista, una delle poche rivoluzioni autentiche e irreversibili che si siano compiute nel secolo scorso.

Parte da qui Lella Costa, dalla generazione del noi, dai luoghi comuni, dalle infinite discussioni sulla prostituzione ( se è il mestiere più antico del mondo un motivo ci sarà no?), al femminicidio , dal mito di Orfeo e Euridice ai luoghi comuni delle donne e degli uomini, da Sex and the City a Desperate housewives , dalla vita quotidiana alla separazione, fino alla conclusione che “è bello essere noi”..
Buon 8 marzo a tutte!


Lella Costa - Che bello essere noi Libreria Rinascita Sesto Fiorentino

Io non so come funzioni tra maschi. Tra femmine succede che spesso ci si incontri e si saltino tutti i preliminari della conoscenza reciproca, tutti i passaggi progressivi di una relazione, e ci si ritrovi istintivamente e immediatamente amiche. Come se tutte le vite vissute prima, diversamente e separatamente, costituissero una sorta di alfabeto comune, fatto non solo di sentimenti ed emozioni ma anche di scelte simili, concezioni della vita analoghe, punti di vista coincidenti. Come se – beate noi – ci fosse ripetutamente concessa la possibilità di rivivere la meravigliosa sensazione di avere incontrato una persona nuova e speciale.

Vuoi essere mia amica?


 

 

 



Antoine Lauren – LA DONNA DAL TACCUINO ROSSO

17,00€ –  Einaudi

Consigliato da Stefania

Solo il sublime può aiutarci nella quotidianità della vita (Alain)

Immagina Parigi, una Parigi alla Modiano. Immagina Laure, giovane vedova, restauratrice, scippata e smemorata. Immagina Laurente, libraio per vocazione, avvenente, divorziato con figlia adolescente. Immagina una borsa, una bella borsa color malva (scippata a lei, ritrovata da lui) contenente tantissimi oggetti tra cui: un profumo particolare, un rossetto, un burro cacao, uno specchietto, due dadi rossi, la ricevuta di una tintoria, una ricetta ritagliata da una rivista, un fermaglio per capelli, tre sassolini di diversa grandezza e colore, un pacchetto di fazzoletti, una confezione di caramelle alla liquirizia, un caricabatterie per il cellulare, quattro fotografie a colori, un mazzo di chiavi con una placchetta con dei geroglifici, un taccuino rosso pieno di “ho paura…..” e di “mi piace…..”.  Niente documenti, né cellulare, né indirizzi, né numero di telefono. Unico indizio un libro con dedica: “a Laure, in ricordo del nostro incontro sotto la pioggia. Patrick Modiano”
Immagina l’amante di lui. Immagina il gatto di lei. Immagina i colleghi di lui e di lei. Immagina gli amici di lei e di lui. Immagina l’aiuto di Patrick Modiano (sì proprio lui, il premio Nobel). Immagina Parigi. Mischia il tutto, come sa fare Antoine Laurain, e avrai un romanzo piacevole, intrigante e coinvolgente. Una commedia frizzate, elegante e rincuorante.


Antoine Lauren - la donna dal taccuino rosso Libreria Rinascita Sesto FiorentinoUna boccetta di profumo Habanita, una bottiglia di Evian da mezzo litro, un fermaglio per capelli con un fiore di stoffa azzurro, una ricetta strappata da qualche rivista, tre sassolini colorati, quattro vecchie fotografie, un romanzo di Patrick Modiano… Quante cose possono stare nella borsa di una donna? Quanti sogni, desideri e paure può svelare il suo taccuino? Il contenuto di una borsa ritrovata può raccontare tutta una vita a chi sa ascoltare. 




I NOSTRI PREFERITI DEL 2014



Julio Cortázar – I RACCONTI

28,00€ – Einaudi

Julio Cortázar - I Racconti Libreria Rinascita Sesto Fiorentino

Che la letteratura argentina abbia dato nuovo spazio vitale a un glorioso genere narrativo quale il racconto fantastico, è cosa nota. Dopo Borges, Julio Cortázar ha avuto, in questo, un ruolo preminente. La caratteristica del suo modo di narrare è la precisione realistica in cui la trasfigurazione visionaria affonda le radici, dando vita a una galleria quasi metafisica di personaggi invisibili, dove il misterioso e l’irrazionale prendono corpo tra atmosfere popolari e ambienti altolocati, sullo sfondo di una Buenos Aires multiforme. A cent’anni dalla nascita del grande scrittore argentino, la raccolta piú completa dei suoi racconti: una perfetta introduzione all’opera di Cortázar, un «bestiario» di ossessioni, figure immaginarie, nate da una fantasia attica, eppure descritte con dolorosa determinazione.



Robyn Davidson – ORME

7,50€ – Feltrinelli

Entrai in uno spazio, in un tempo, in una dimensione completamente nuovi. Mille anni si comprimevano in un giorno e ogni mio passo durava secoli. Le querce del deserto sospiravano e si chinavano su di me, come se avessero voluto afferrarmi. Le dune andavano e venivano, sempre uguali. Le colline si innalzavano verso il cielo, e poi scivolavano dolcemente in basso. Le nuvole ondeggiavano nel cielo, sparivano, ritornavano di nuovo. E sempre la strada la strada la strada la strada.

Robyn Davidson - Orme Lireria Rinascita Sesto Fiorentino

Nel cuore dell’Australia inseguendo il sogno di attraversare il deserto da sola. Un viaggio di 1700 miglia a piedi nelle immense solitudini australiane.



Francesco Recami – IL CASO KAKOIANNIS – SFORZA

14,00€ – Sellerio

Francesco Recami - Il caso Kakoiannis - Sforza Libreria Rinascita Sesto Fiorentino

È scomparsa Marilou, la figlia di Luisa Kakoiannis-Sforza. La signora, un’imprenditrice della moda, ospite fissa delle copertine dei rotocalchi popolari, si rivolge per le ricerche ad Amedeo Consonni, il tappezziere in pensione della Casa di ringhiera. Le è noto grazie al successo del caso investigativo della Sfinge di Lentate sul Seveso (raccontato nel romanzo La casa di ringhiera), ma la ragione è anche di sfuggire ai riflettori del gossip. Oppure c’è sotto qualcos’altro? Il Consonni, con le sue risorse semplici e antiquate, comincia a indagare. E finirà per imbattersi in un’altra donna, non meno ricca e superba, che con la prima condivide il segreto e l’odio.
La serie della Casa di ringhiera si legge come se dal fronte di un palazzo fosse sparita la parete, e si potesse guardare nei vari appartamenti vedendo tutto e tutti nello stesso tempo. Così, sotto la storia gialla principale si ordiscono le altre di molti personaggi, ognuna con il suo colore di genere. Il mistero del manoscritto della professoressa Angela Mattioli (in cui si racconta una vicenda di sesso e denaro realmente vissuta, quella de Il segreto di Angela) che finisce in mani sgradite; un vile ricatto ai danni del muratore Antonio sospettato di un lugubre misfatto; il sogno d’amore dell’anziano De Angelis che finalmente ha trovato un altro oggetto del desiderio, oltre alla sua sfacciata BMW; le scene da un matrimonio di Claudio l’alcolista e Donatella; la morte della ragazza irretita in giri equivoci; le risse da giardinetti del nipotino Enrico, che si trasformano in una burrasca nel quartiere. E, come se il Caso, unico sovrano della Casa di ringhiera, fosse famelico di altri destini, l’avventura e l’equivoco costringono tutti gli inquilini a uscire oltre le mura condominiali, a spargersi nei tanti ambienti della grande Milano. Ognuno spinto dalle proprie necessità a indagare sul caso Kakoiannis-Sforza; la prospettiva si allarga ma è pur sempre come se a indagare fosse la Casa di ringhiera stessa, e tutti i suoi assurdi e realissimi inquilini fossero la squadra di un’unica sarabanda tra il poliziesco e una surreale avventura.
Ne Il caso Kakoiannis-Sforza si manifestano gli scopi letterari di Francesco Recami: raccontare in un modo mai fatto prima, mescolando più generi letterari insieme, finendo per recitare un irriverente e giocoso requiem del poliziesco. Una narrazione che merita di chiamarsi Commedia umana. Realistica, irridente, più o meno nichilista ma con un fondo di empatica connivenza.



David Foenkinos – MI È PASSATO IL MAL DI SCHIENA

17,00€ –  E/O

Consigliato da Stefania

L‘Io narrante di questa brillante commedia è un quarantenne affermato e felice che improvvisamente, nel bel mezzo di una cena fra amici, viene colpito da un dolorosissimo e purtroppo persistente mal di schiena. La sua esistenza si trasforma in un calvario, fra anestetici, notti insonni, ricerca di cure più o meno alternative. E queste tragicomiche peripezie mandano in pezzi tutti i suoi equilibri finchè finisce per perdere in poco tempo la famiglia e il lavoro. Solo allora capirà che il problema non è la schiena ma la vita e che il dolore fisico può essere l’occasione di un bilancio e di un pausa necessaria prima della rinascita.


David Foenkinos - Mi è passato il mal di schiena Libreria Rinascita Sesto FiorentinoIl mal di schiena può passare ma bisogna cambiare vita!

La sua vita scorre tranquilla e serena: quarant’anni, villetta in un moderno quartiere residenziale di Parigi, impiego in un prestigioso studio di architettura, moglie affettuosa e figli ormai maggiorenni. A turbare questa vita al limite della perfezione arriva un brutto mal di schiena che attanaglia il protagonista, io narrante senza nome, durante un tranquillo pranzo domenicale fra amici. Comincia allora la peregrinazione dell’eroe quotidiano, personaggio caro a Foenkinos, per cercare di porre rimedio a un male che lo disturba e gli fa temere il peggio. Medici e curatori di vario genere si alternano per giungere a un’unica diagnosi: non ha niente, nessuna patologia accertata, il male dev’essere di origine psicologica. Da quel momento la sua vita si sfalda. Uno dopo l’altro, l’esistenza perfetta perde i pezzi: viene licenziato, i figli partono, la moglie chiede il divorzio. Di colpo, i consueti punti di riferimento non ci sono più. Sembra la fine, invece è la svolta. Il nostro eroe si rende conto che i suoi dolori non sono causati da qualcosa di fisico, ma dalle tensioni accumulate in anni di contrasti irrisolti, cose non dette, rancori tenuti dentro. La peregrinazione del malato cambia direzione e diventa un ripercorrere i sospesi della vita per risolverli uno dopo l’altro. La terapia si rivela funzionante, il mal di schiena gradualmente scompare e la vita del protagonista, grazie a una serie di sorprendenti imprevisti, si trasforma. Naturalmente in meglio.



Donna Tartt – IL CARDELLINO

20,00€ –  Rizzoli

Consigliato da Francesca

Un lunghissimo e bellissimo romanzo, il cui unico difetto è quello di prolungarsi a mio avviso inutilmente in alcuni passaggi. Theo è solo un bambino all’ultimo anno delle scuole medie, quando per un caso (un colloquio che la madre avrebbe dovuto avere a causa della sua sospensione da scuola), durante una giornata qualsiasi, mentre attendono l’ora convenuta, decidono di visitare un museo. Ed è da quella decisione che la vita di Theo è attraversata dal PRIMA e dal DOPO. Un attentato terroristico, la morte della madre, l’incontro che segnerà la sua vita con un collezionista d ‘arte e con la nipote. Tutto finisce e tutto comincia quel giorno. La solitudine di Theo, una famiglia improvvisata, un padre disgraziato che ricomparirà nel momento sbagliato. Solitudine, perdite, vuoti accompagnano la sua vita e nonostante la sua carica autodistruttiva, Theo riuscirà a vivere e a sopravvivere, sullo sfondo di un meraviglioso, piccolissimo quadro, “Il cardellino” di Carel Fabritius


Anna Tartt - Il cardellino Libreria Rinascita Sesto FiorentinoFiglio di una madre devota e di un padre inaffidabile, Theo Decker sopravvive, appena tredicenne, all’attentato terroristico che in un istante manda in pezzi la sua vita. Solo a New York, senza parenti né un posto dove stare, viene accolto dalla ricca famiglia di un suo compagno di scuola. A disagio nella sua nuova casa di Park Avenue, isolato dagli amici e tormentato dall’acuta nostalgia nei confronti della madre, Theo si aggrappa alla cosa che più di ogni altra ha il potere di fargliela sentire vicina: un piccolo quadro dal fascino singolare che, a distanza di anni, lo porterà ad addentrarsi negli ambienti pericolosi della criminalità internazionale. Nel frattempo, Theo cresce, diventa un uomo, si innamora e impara a scivolare con disinvoltura dai salotti più chic della città al polveroso labirinto del negozio di antichità in cui lavora. Finché, preda di una pulsione autodistruttiva impossibile da controllare, si troverà coinvolto in una rischiosa partita dove la posta in gioco è il suo talismano, il piccolo quadro raffigurante un cardellino che forse rappresenta l’innocenza perduta e la bellezza che, sola, può salvare il mondo. Tra le luci dell’Upper East Side di New York e la desolazione della periferia di Las Vegas, tra capolavori rubati e fughe vertiginose lungo i canali di Amsterdam, Il cardellino è un romanzo meravigliosamente scritto che si legge come un thriller. Primo assoluto nelle classifiche di Stati Uniti, Francia e Olanda, osannato dalla critica in patria come all’estero, è l’evento letterario dell’anno.



Romana Petri – GIORNI DI SPASIMATO AMORE

14,90€ –  Longanesi

Consigliato da Francesca

Antonio é innamorato di Lucia. Innamorato e stanco. Ripercorre con la memoria quel giorno. 4 marzo 1943. Napoli. La guerra. La borsa nera. È allora che ha incontrato Lucia e si sono innamorati. Due giovanissimi cuori che si uniscono per sempre. Per sempre, nonostante il tragico evento che invece li separerà in modo irrevocabile ma che la mente di Antonio si rifiuterà di accettare.

Solo guardare il mare gli placava tutto lo scompiglio che si portava dentro al cuore. Si metteva seduto in terra su quel balconcino, a gambe incrociate, si passava una mano tra i capelli chiari e fissava l’orizzonte che certe volte sembrava allontanarsi e altre invece, addirittura corrergli incontro, arrivargli sempre più vicino. “Ti prendo”, pensava allungando una mano. Lo diceva al mare, ma pensava a Lucia.

Un libro breve ma intensissimo, quello di Romana Petri, che ci trascina in una storia piena di amore e nostalgia. Assolutamente da leggere


Romana Petri - Giorni di spasimato amoreAffacciato al suo balconcino sul golfo di Napoli, Antonio guarda il mare pieno di luce e ascolta alla radio le canzoni di Sanremo. Nel quartiere lo prendono per matto, ma a lui non importa. Perché se Antonio è pazzo, lo è d’amore per la sua Lucia, una lunga treccia nera e occhi screziati d’oro, che ha conosciuto in un giorno lontano del 1943. La guerra li ha divisi, e anche se tutti gli dicono che il suo è un sogno impossibile è con Lucia che Antonio spera ancora di poter vivere giorni interminabili di purissimo amore, fatti di piccole, grandi cose: la spesa, la cucina, le serate sul balcone, la passione. Ma quando la madre, malata e preoccupata di lasciarlo solo, gli chiede di sposarsi con una ragazza che lui non ama, Antonio non trova la forza di rifiutare, rischiando così di veder svanire per sempre il suo sogno di felicità.
Sullo sfondo di una Posillipo piena di vita, voci e colori e di un mare placido e scintillante, capace di svelare il significato dell’esistere a chi ha la pazienza di osservare, Romana Petri intesse lo struggente racconto di un sentimento totalizzante, di un amore dalla forza imprevedibile che sa sfidare e vincere l’inesorabile scorrere del tempo e le crude leggi della realtà.




Donatella Di Pietrantonio – BELLA MIA

17,50€ –  Elliot

Consigliato da Stefania

Bella mia” è l’Aquila in una canzone popolare intrisa di nostalgia del migrante dopo il terremoto. Questa sensazione di malinconia assume un’intensita diversa, più profonda. Caterina, la protagonista, dovrà ricomporre i cocci di una, due, tre vite dandogli una forma nuova. Dovrà fare da madre a Marco, figlio adolescente della sorella morta durante la scossa del 6 aprile 2009. Dovrà provare a chiamare casa una delle C.A.S.E. che, insieme alla madre, le è stata assegnata. Dovrà tornare a vivere la sua città, per vivere in generale. Anche il percorso a ostacoli del lutto ha un confine oltre il quale si riparte. “Bella mia” è un romanzo di ricostruzione, di invenzione, di vita.


Siede al suo posto con la testa capellona sul piatto, il vapore del brodo gli dilata i brufoli e piega i peli lunghi e sottili che spuntano senza progetto in attesa di diventare barba. Dal rumore delle posate credo ci stia lavorando, invece mangia troppo poco. Rimesta a lungo con il cucchiaio e lo porta alla bocca semivuoto. Evita i nostri occhi, sa che lo guardiamo e gli contiamo le proteine ingerite e quelle che lascia sul fondo.

Mastica in silenzio.

Donatella Di Pietrantonio - Bella miaDopo il successo d’esordio di Mia madre è un fiume, Donatella Di Pietrantonio torna a incantare il lettore narrando la storia di una donna che si ritrova a improvvisarsi madre, nonostante quell’idea di sé fosse stata abbandonata da tempo, con un adolescente taciturno e scontroso. È ciò che succede alla protagonista e io narrante di questo romanzo quando la sorella gemella, che sembrava predestinata alla fortuna, rimane vittima del terremoto de L’Aquila. Il figlio Marco viene affidato in un primo tempo al padre, che però non sa come occuparsene.Prendersi cura del ragazzo spetta dunque a lei e alla madre anziana, trasferite nelle C.A.S.E. provvisorie del dopo-sisma. Da allora il tempo trascorre in un lento e tortuoso processo di adattamento reciproco, durante il quale ognuno deve affrontare il trauma del presente, facendo i conti con il passato. Ed è proprio nella nostalgia dei ricordi, nei piccoli gesti gentili o nelle attenzioni di un uomo speciale, che può nascondersi l’occasione di una possibile rinascita. Bella mia è un’opera che parla con straordinaria forza poetica dell’amore e di ciò che proviamo nel perderlo ma, soprattutto, della speranza nella ricostruzione: la ricostruzione di una città offesa che attende ancora il suo riscatto e quella, faticosa, degli affetti intimi e della fiducia nella vita.